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Nectar by Tindersticks

Biografia dell'artista Tindersticks

I Tindersticks Sono Quasi Un Caso Di Scuola Di Una Grande Pop Band Considerata "troppo Sofisticata Per Piacere Al Pubblico" E Pertanto Incomprensibilmente Destinata A Una Carriera Sottotraccia Quando In Realtà Con Almeno Un Pugno Di Suoi Brani Avrebbe Potuto Tranquillamente Spopolare Nelle Radio E Nelle Classifiche Di Mezzo Mondo. Misteri Del Music Business... Quel Che È Certo È Che Sono Stati Una Delle Formazioni-Cardine Del Pop Britannico D'oltremanica In Un Decennio Quello Novanta In Cui Quest'ultimo Ha Subito Un Rovinoso Declino. Il Loro È Un Pop Orchestrale Scuro E Avvelenato D'assenzio Ben Lontano Da Quegli Stucchevoli Carillon Chitarristici Che Hanno Infestato La Perfida Albione Nell'era Del Brit-Pop. Mentre I Loro Conterranei Si Bamboleggiavano Con Fatue Canzoncine Pop Infatti I Tindersticks Allestivano Un Affresco Di Suoni E Liriche Di Grande Fascino Romantico Creando Di Fatto Un Filone Del Tutto Peculiare Nella Scena Britannica Contemporanea. L'unico Rimpianto A Posteriori È Che La Prodigiosa Vena Creativa Iniziale Si Sia Alla Lunga Inaridita Fino A Trasformarsi Negli Ultimi Lavori In Un Manierismo Un Po' Stucchevole. Il Gruppo Affonda Le Sue Radici Negli Asphalt Ribbons Una Indie-Band Di Nottingham Comprendente Il Cantante Stuart Staples Il Tastierista David Boulter E Il Violinista Dickon Hinchcliffe. Questo Terzetto Trasferitosi A Londra Dà Vita Ai Tindersticks Nel 1992. Gli Altri Membri Sono Il Chitarrista Neil Fraser Il Bassista Mark Colwill E Il Batterista Al Macaulay. Nel Novembre 1992 La Band Pubblica Il Suo Primo Singolo "Patchwork " Per La Propria Etichetta La Tippy Toe. Seguono L'anno Successivo "Marbles" E "A Marriage Made In Heaven" Insieme A Niki Sin Degli Huggy Bear . Dopo L'uscita Dell'Ep Unwired Con Un Paio Di Brani Che Testimoniano La Predilezione Di Staples Per Gli Amori Disperati "Rottweilers And Mace" E Per Gli Umori Cupi "Feeling Relatively Good" La Band Viene Ingaggiata Dalla Piccola Etichetta Indipendente This Way Up Che Pubblicherà Il Suo Esordio Ufficiale Sulla Lunga Distanza. Influenzato Anche Dal Lavoro Del Produttore Lee Hazelwood Nancy Sinatra Tindersticks 1993 È Uno Dei Debutti Più Folgoranti Dell'intero Decennio Novanta. Un Viaggio Negli Abissi Della Più Cupa Angoscia Esistenziale. Un Lavoro Minuzioso E Monumentale Che In Quasi Ottanta Minuti Di Musica E In 21 Tracce Racchiude Tutti Gli Umori Le Passioni Il Genio Orchestrale E Il Talento Melodico Del Gruppo. Protagonista Assoluto È Comunque Staples Prim'attore Di Una Compagnia Di Affascinanti Guitti Notturni Da Cabaret Parigino. Il Suo Inconfondibile Canto Da Crooner Romantico Nella Tradizione Di Bryan Ferry E David Bowie Leonard Cohen E Serge Gainsbourg È Il Filo Conduttore Di Un'opera Resa Affascinante Anche Dai Suoi Tormentatissimi Testi Storie D'amour Fou Che Affondano Nei Recessi Più Oscuri Della Sua Mente Rivelandone Anche Alcune Vere Manie Ad Esempio Quella Per I Fluidi - Vedi I Titoli "Blood " "Jism" "Nectar" "Whiskey And Water" "Raindrops"... . Il Resto Del Gruppo Asseconda Il Suo Canto Con Delicati Fraseggi Al Confine Fra Folk E Musica Da Camera. Una Sorta Di "pop Orchestrale" Sognante E Cupo Al Contempo Costruito Attorno Ad Arrangiamenti Intensi Ma Senza Enfasi Con I Contrappunti Del Violino E I Rintocchi Spettrali Del Piano Ad Intessere Atmosfere Torbide E Sensuali. Nonostante La Complessa Strumentazione Allestita Le Trombe La Sezione D'archi Il Loro Sound Fluisce Sempre In Modo Organico E Suadente Senza Mai Scivolare In Una Lounge-Music Da Sottofondo Rischio Considerevole Per Un Progetto Di Questo Tipo . Gli Interventi Dei Vari Strumenti Sono Spesso In Contropiede A Sorpresa Quasi A Voler Creare Un Senso Di Ansia E Di Attesa Nell'ascoltatore Proprio Mentre Sta Per Cadere Ipnotizzato Dalla Malia Di Questo Dolce Flusso Sonoro. Difficile Scegliere I Brani Salienti Di Un Disco Che Fa Della Compattezza Sonora E Dell'omogeneità Il Suo Punto Di Forza. Ma Non Si Può Fare A Meno Di Menzionare I Violini Della Disperata "City Sickness" Il Requiem Blues Di "Jism" La Melodia Ubriacante Di "Whiskey And The Water" Il Numero Di Flamenco Di "Her" I Rintocchi Gelidi Del Piano Di "Drunk Tank" Il Monologo Cinematico Di "Paco De Renaldo's Dream" Puntellato Da Una Sottile Chitarra E Dai Fraseggi Di Piano E Violino E Ancora Il Duetto Austero Tra Oboe E Violino Barocco Della Conclusiva "The Not Knowing". Staples Sprofonda In Autentici Dirupi Di Tristezza Si Prenda Ad Esempio La Struggente Piece Di "Jism" Immalinconita Dalla Sua Melodia Iniziale Di Organo/tastiera E Dai Suoi Gemiti Di Violino "Give Up The Drugs/ Take The Power I Offer/ Oh The Deeper I Go/ The Further I Fall/ The More I Know/ The Tighter Your Grip Around Me/ So Easily Broken". Se Esiste Lo Slo-Core Questo Si Può Ribattezzare Benissimo "sad-Core". Tindersticks Viene Nominato "Album Of The Year" Da Melody Maker E Guadagni Entusiastici Giudizi Della Critica. Solo Quelli Però Perché Qualcuno Ha Deciso Che La Massa Deve Essere Tenuta Lontana Da Un Simile Tesoro. Dopo Un Simile Esordio Ripetersi Diventa Quasi Impossibile. Tindersticks II Preceduto Dai Singoli "Kathleen" E "No More Affairs" Però Ci Prova. Con Coraggio Ma Forse Anche Con Un Pizzico Di Autoindulgenza. Per L'occasione La Band Si Avvale Di Qualche Cameo D'eccezione Come Quelli Di Terry Edwards Dei Gallon Drunk E Di Carla Torgerson Dei Walkabouts. L'impianto Resta Maestoso Ma Non Sempre Pare Sorretto Da Un'adeguata Ispirazione In Fase Di Scrittura. Dominano Soprattutto Il Piano E La Chitarra Acustica Con Qualche Inserto Di Violino Batteria E Tromba. Le Canzoni Di Staples Restano Ossessive E Angosciose "El Diablo En El Ojo" "Mistakes" Affogando Talvolta Nell'humor Nero "My Sister" La Disperazione Ma Spiccano Anche Una Maggiore Cura Per I Passaggi Strumentali Estesi E Alcuni Duetti Da Brividi Come Quella "Travelling Light" Che È Un Po' Il Tour De Force Emotivo Del Disco Una Favola Amara Su Separazione E Recriminazioni Interpretata Insieme Alla Torgerson. Il Talento Del Gruppo Si Esprime Al Meglio Anche Negli Episodi Più Sobri E Intimisti Come In "Tiny Tears" Con Il Suo Triste Organo Solitario Nelle Strumentali "Vertrauen II III" E Nella Melanconica "No More Affairs" Epitome Di Tutti I Rimpianti D'amore. Altre Volte Invece "A Night In" "Cherry Blossoms" La Band Si Perde In Ballad Più Melliflue E Fumose. Nel 1996 I Tindersticks Avviano Il Fortunato Sodalizio Con La Regista Francese Clair Denis Firmando La Colonna Sonora Del Film Nenette Et Boni Un Album Prevalentemente Strumentale All'insegna Di Un Pop-Jazz Dalle Forti Tinte Notturne Contraddistinto Ancora Una Volta Da Eleganti Arrangiamenti D'archi. Con Il Successivo Album Curtains 1997 Invece Il Sestetto Di Nottingham Vira Verso Un Avant-Pop Più Magniloquente A Forte Rischio-Pretenziosità. Non Mancano Infatti Le Ambizioni Sperimentali Una Ricerca D'avanguardia Su Un Jazz-Pop Minimalista Le Cacofonie D'archi Ma Sembra Scarseggiare Rispetto Al Passato La Continuità Con Lo Spettro Della Noia A Farsi Minacciosamente Largo. Gli Ospiti Speciali Questa Volta Sono La Cantante E Attrice Ann Magnuson Che Compare Nel Duetto "Buried Bones" L'attrice Isabella Rossellini Che Si Cimenta Al Canto In "Marriage Made In Heaven" E I Due Trombettisti "salsa" Jesus Alemany E Joe De Jesus. Staples Si Mantiene Comunque Assoluto Mattatore Con Il Suo Baritono Melodrammatico E Le Sue Liriche Intrise Di Pessimismo Esistenziale Lambendo A Volte I Territori Desolati Di Scott Walker E Di Nick Cave "Another Night In Rented Rooms" "Let's Pretend" "Ballad Of Tindersticks" . La Parola Che Forse Connota Al Meglio Questo Disco È Però "maniera" Seppur Sempre Di Gran Classe. L'apertura Ufficiale Della "crisi" Viene Sancita Con Il Successivo Simple Pleasure 1999 . Il Suono Dei Tindersticks Da Vibrante E Maestoso Si Fa Vieppiù Scontato E Anemico. Se L'iniziale Up-Tempo Di "Can We Start Again" Sembra Far Presumere Una Svolta "ottimistica" Nel Loro Sound I Brani Successivi Confermano Staples Nei Panni Del Bardo Romantico In Preda A Struggimenti Amorosi Da "Before You Close Your Eyes" A "I Know That Loving" Fino Alla Conclusiva "CF GF" Tutte Intrise Di Sapori Soul E Gospel. Ma Forse La Vera Prodezza Del Disco È "If You're Looking For A Way Out" Che Trasforma Il Successo Discotecaro Anni 80 Degli Odyssey In Una Ballata Di Straordinaria Tenerezza. Una Tenerezza Che Pervade Buona Parte Del Disco Degenerando Però Troppo Spesso In Leziosità Pedante. In Questo Modo Si Perde Gran Parte Del Fascino Iniziale Del Sound-Tindersticks Sofisticato E Rarefatto Sì Ma Sempre Passionale E Capace Di "spiazzare" L'ascoltatore Al Momento Opportuno. Simple Pleasure È Stato In Pratica Rinnegato Anche Dalla Stessa Band. "Era Un Lavoro Troppo Cerebrale - Ha Spiegato Staples -. La Nostra Musica Era Diventata Eccessivamente Astratta E Lambiccata Priva Di Un'anima". Già Il Successivo Can Our Love Tuttavia Fa Ricredere Quanti Li Ritenevano Ormai In Declino Intrappolati In Quei Cliché Che Loro Stessi Avevano Contribuito A Creare. Messo Un Freno Alla Loro Prolissità 8 Sole Le Tracce In Scaletta I Tindersticks Risorgono Grazie Soprattutto Alla Loro Vocazione Per Il Soul D'ascendenza Motown. Un "Northern Soul" Elegante E Oscuro Reso Attraverso Ballate Avvolgenti Che Sanno Di Fumo Alcol E Locali Notturni Del Vecchio Continente. Il Disco Alterna Ballate Lente E Struggenti Come L'iniziale "Dying Slowly" A Incursioni Soul D'ampio Respiro Come "People Keep Coming Around" Sorretta Da Un Giro Di Basso Pieno Di Ritmo Con Il Baritono Di Staples Che Singhiozza Depresso E I Fiati Che Prendono Il Largo Nel Finale O "Don't Ever Get Tired" In Cui Il Cantante Sembra Quasi Fare Il Verso All'Otis Redding Più Disperato. Altre Volte Il Loro Romanticismo Si Libra Sulle Semplici Frasi Del Violino "No Man In The World" Sugli Arpeggi Sommessi Di Chitarra "Don't Ever Get Tired" Sulle Note Solenni Di Un Organo Sixties Alla Procol Harum "Sweet Release Chili Time" O Su Un Sospiro Di Fiati Lontani "Can Our Love" . In Generale Il Disco Mostra Incoraggianti Segnali Di Ripresa E Testimonia La Voglia Della Band Di Rimettersi In Gioco Ampliando La Propria Gamma Sonora. Il Momento Felice È Confermato Anche Dalla Colonna Sonora Per Un'altra Pellicola Della Denis Trouble Every Day. Un Thriller Che Ha Rappresentato L'evento Più "scandaloso" Del Festival Di Cannes 2001. Definito "un Horror Geneticamente Modificato Color Rosso Sangue" Per Il Suo Concentrato Di Sesso Violenza E Cannibalismo Il Film Ha Indignato O Entusiasmato A Seconda Dei Gusti. Ma Oltre Alla Bravura Dei Protagonisti Vincent Gallo E Beatrice Dalle A Mettere Tutti D'accordo È Stata Proprio La Colonna Sonora. Un'opera Dalle Tinte Malinconiche E Decadenti In Linea Con Il Repertorio Più "notturno" Del Sestetto Di Nottingham. Il Sodalizio Con La Denis Si Conferma Felice Insomma Come Ha Confermato David Boulter Il Tastierista Della Band "Il Bello Di Questa Esperienza Con Claire È Che Lei Ci Ha Lasciati Completamente Liberi. Si È Ispirata Alle Nostre Musiche Nel Girare Il Film Quasi Più Di Quanto Noi Ci Siamo Ispirati Alle Sue Immagini Nel Comporre La Colonna Sonora". Il Cantante Stuart Staples Si È Spinto Ancora Più In Là "Credo Che Con Claire Sia Nato Ormai Un Rapporto Profondo. Vogliamo Lavorare Di Nuovo Insieme Perché Abbiamo Molto In Comune Nella Visione Delle Cose E Nell'approccio Al Lavoro". Tra Le Note Dei Tindersticks La Violenza Del Film Si Stempera In Un Sommesso Requiem. E' Una Lenta Discesa Agli Inferi Che Comincia Sulle Note Degli "Opening Titles" Il Tema Dominante Rielaborato Via Via Con Variazioni Di Stile Ora Eteree Ora Incalzanti E Con Il Baritono Di Staples Che Torna A Intonare Una Melodia Dolente A Metà Tra Il Nick Cave Più Depresso E Il Leonard Cohen Più Noir. Lo Spirito Del Disco Si Dibatte Tra Momenti Di Stasi E Sprazzi Di Tensione Allo Spasimo. Un Sinistro Ticchettio Agita La Quiete Di "Maid Theme" Mentre La Tromba Minacciosa Di "Room 321" Contribuisce Ad Appesantire Un Clima Che Si Fa Sempre Più Thrilling Con I Rintocchi Di Campana Di "Notre Dame" E I Bassi Cupi Di "Killing Theme". "Closing Titles" Chiude Il Disco Accentuando Gli Archi E La Sezione Ritmica Con Il Baritono Monocorde Di Staples Che Torna A Intonare La Melodia Triste Di "Trouble Every Day". I Brani Scorrono Via Lenti E Maestosi. Unico Limite Forse Una Certa Ripetitività Che Non Compromette Tuttavia L'impatto Emotivo Dell'opera. Con Trouble Every Day Infatti I Tindersticks Sembrano Tornati Alla Forma Migliore. "E' Come Se La Nostra Musica Si Fosse Rianimata - Ha Spiegato Staples -. E' Tornato Un Senso Di Spontaneità Che Sembrava Perduto E Che Invece Forse Non Era Mai Scomparso Del Tutto". Le Immagini Di Claire Denis Insomma Sembrano Aver Resuscitato Il Lato Più Emozionante Del Loro Sound. "Stiamo Lavorando Su Un Sacco Di Idee. Ognuno Nella Band È Soddisfatto E Ci Sentiamo Pronti Ad Affrontare Nuove Sfide". Peccato Però Che Il Successivo Lavoro In Studio Waiting For The Moon 2003 Deluda In Gran Parte Le Attese. Nell'arco Delle Dieci Tracce Infatti Gli Sbadigli Prendono Il Sopravvento Sull'entusiasmo Iniziale. I Momenti Davvero Memorabili Del Disco Sono Quelli In Cui Si Compie Il Miracolo Della Fusione Del Canzoniere Cupo Di Leonard Cohen Col Talento Orchestrale Di Burt Bacharach. "Until The Morning Comes" Ad Esempio È Un Rimarchevole Esercizio Di Pop Melodico Avvolto In Sonorità Suadenti E Malinconiche Con La Voce Di Staples A Riecheggiare Il Baritono Caldo Del Bardo Canadese. Ancor Meglio Riesce A Fare "Say Goodbye To The City" Vetta Emotiva Del Disco Con Il Suo Intrecciarsi Di Atmosfere Soffuse E Impennate Di Ritmo Con Un Violino Struggente À-La Dirty Three E Con Ventate Di Tromba Poderose Nel Finale. Già "Sweet Memory" Però Sprofonda In Un Clima Svenevole Da Caffè Decadente Alla Melassa. Temendo Di Far Addormentare L'ascoltatore I Tindersticks Piazzano Allora La Sorpresa Del Disco La Psichedelica "4.48 Psychosis" Unica Traccia Non Firmata Dalla Band Bensì Da Sarah Kane Che Fa Salire Decisamente Il Ritmo Introducendo Chitarre Elettriche Ad Alta Tensione E Un Drumming Secco E Incisivo. Ma Dopo Questo Sussulto L'album Precipita Nuovamente Nel Torpore. Il Carillon Della Title Track Accompagnato Dalla Voce Bisbigliata Di Staples Si Fa Apprezzare Solo Per I Tenui Gemiti Di Violino Sullo Sfondo. "Trying To Find A Home" Prosegue Sulla Stessa Falsariga Ma Accentua La Dimensione "blues/soul" Della Band Riecheggiandone Tuttavia Più Le Derivazioni "bianche" Beatles Rolling Stones Che Le Origini Afro-Americane. E' Forse L'ultimo Momento Felice Dell'album Che Finisce Con Lo Scivolare In Un Soft-Pop All'anfetamina. Il Duetto Di "Sometimes It Hurts" Con L'elegante Vocalist Lhasa De Sela È Insopportabilmente Melenso. "Oblivion" È Un Altro Saggio "orchestral-Romantico" Dei Tindersticks Ma Senza Più Alcun Pathos. La Digressione "giocosa" Di "Just A Dog" Non È Spiazzante Ma Fastidiosa. E La Conclusiva "Running Wild" Vede Staples Nei Panni Di Un Bryan Ferry Anestetizzato Con Massicce Dosi Di Morfina. Peccato Perché Anche In Un Disco Minore Come Questo Non Mancano I Segni Di Un Talento Compositivo Decisamente Superiore Alla Media. Forse Avvertendo Che Qualcosa Si È Spezzato Nell'equilibrio Della Band Stuart A. Staples Decide Di Concentrarsi Su Una Carriera Solista All'insegna Della Tradizione Del Crooning D'autore. Lasciando Sempre Aperta La Possibilità Di Una Ricostituzione Dei Tindersticks.

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