Frogtoon Musica

I Started A Joke by Shannon Wright

Biografia dell'artista Shannon Wright

Polistrumentista Vocalist E Cantautrice Shannon Wright È Una Delle Rivelazioni Della Nuova Scena Folk-Rock Americana. Il Suo Stile È Un Raffinato Ibrido Tra Rock E Musica Da Camera. Ma Le Sue Canzoni Nascono Tutte "dal Profondo Delle Viscere". Anche Quelle Della Magnifica Collaborazione Col Compositore Yann Tiersen. Viaggio Nell'affascinante Universo Della Primula Di Jacksonville. Shannon Wright È Una Cantautrice E Polistrumentista Tra Le Più Talentuose Della Nuova Scena Folk-Rock Americana. Le Sue Delicate Armonie Imbastite Su Suggestivi Accordi Di Chitarra E Piano Trovano Nella Sua Voce Versatile L'ideale Veicolo D'espressione. Seppur Chiaramente Influenzato Da Personaggi Come Neil Young Joni Mitchell E Suzanne Vega Lo Stile Di Shannon Wright Vive Fuori Dal Tempo Lontano Dalle Mode E Dai Cliché. Un Stile Che Sa Essere Delicato E Vibrante Tenero E Inquietante Al Tempo Stesso. I Temi Delle Sue Canzoni Sono La Solitudine Urbana Le Allucinazioni E Le Inquietudini Delle Metropoli. Ma Rispetto Ad Altre Cantautrici Contemporanee Come Alanis Morrissette E PJ Harvey Orientate Verso Un'elettricità Urlata Post-Punk Wright Predilige Uno Stile Più Intimista E Profondo Che Coglie Alcuni Dei Risvolti Più Minimalisti Dell'opera Di Lisa Germano E Rievoca A Tratti Le Litanie Sepolcrali Di Nico. Originaria Di Jacksonville Florida Shannon Wright Inizia La Sua Carriera Come Leader Dei Crowsdell Una Band Indipendente Nella Stessa Scuderia Big Cat Di Gruppi Come Dirty Three Pavement Blumfeld E Giant Sand. Abbandonata La Tenuta Di Famiglia Di Jacksonville Per Trasferirsi A New York Shannon Deve Fare I Conti Con Momenti Difficili L'attività Con La Band Non È Fortunata E Così In Piena Crisi Esistenziale Decide Di Abbandonare La Vita Cittadina In Favore Di Una Fattoria Di Campagna A Pittsboro Nel North Carolina. E' Qui Che Inizia La Sua Rinascita. "A New York Non Riuscivo Più A Comporre - Racconta -. Mi Sentivo Costantemente Schiacciata Dalla Folla Provavo Un Senso Di Claustrofobia. Gli Spazi Ampi Invece Mi Aiutano Mi Fanno Sentire Più A Mio Agio. E Poi Il Music-Business Mi Stava Facendo Perdere La Passione Per La Musica". Rispetto Ai Due Dischi Di Roots-Rock Dei Crowsdell Dreamette Del 1995 E Within The Curve Of An Arm Del 1997 Lo Stile Della Wright Solista È Assai Più Sobrio E Rigoroso Come Conferma L'album D'esordio Flight Safety 1999 . Improntato A Uno Scarno Pop Da Camera È Un Disco Di Riflessioni E Disillusioni Di Speranza E Disperazione. Brani Come "Floor Pile" "vorrei Non Aver Paura Di Cadere" Con Un Romantico Violoncello Sullo Sfondo "All These Things" Blues-Valzer Struggente Con Accompagnamento Di Organo "Twilight Hall" Dolente Inno Alla Solitudine O L'eterea "Heavy Crown" Che Chiude Il Disco Sono Paesaggi Sonori Desolati E Commoventi Che Ricordano Il Neil Young Più Struggente. Ma Wright Si Rivela Anche Musicista Di Razza Destreggiandosi Abilmente Tra Chitarra Batteria Piano Wurlitzer Organo Hammond E Tastiere Varie Con Un Piccolo Aiuto Da Parte Di Joey Burns Dei Calexico Alla Nylon Guitar E Al Basso . Le Sue Composizioni Nascono Per Lo Più Dall'improvvisazione "Spesso - Racconta - Prendo In Mano La Chitarra Mi Metto A Strimpellare E I Testi Vengono Di Seguito. Così Poi Trascrivo Tutto In Un Mucchio Di Note E Mi Metto A Riarrangiare Il Tutto Con Chitarra E Piano". Il Successivo Maps Of Tacit 2000 Prosegue Il Discorso Addentrandosi In Antri Di Sempre Più Fosca Disperazione. La Musica Di Wright Si Fa Più Allucinata E Spettrale "Dirty Facade" "Fences Of Pales" "Flask Welder" Ma Il Risultato È Nel Complesso Più Criptico E Lascia Qualche Dubbio Sulle Sue Effettive. A Convincere Anche I Più Scettici Arriva Però Dyed In The Wool 2001 Album Decisamente Più Maturo Ed Emozionante In Cui Wright Non Solo Tira Fuori Un Repertorio Di Canzoni Suggestive Ma Si Rivela Anche Un'ottima Pianista. La Sua Voce Cruda E Viscerale Capace Di Passare Dai Teneri Bisbigli Di Suzanne Vega A Demoniaci Ululati Alla Siouxsie Riesce Sempre A Lasciare Il Segno Come Nell'agghiacciante "Less Than A Moment" O Nella Lugubre "The Sable". Trapela Anche Un Senso Di Dolcezza "Bells" Di Dolente Nostalgia "The Hem Around Us" . Ma Alla Fine È Forse Il Lato Più Inquietante E Teatrale Del Suo Repertorio A Risultare Più Efficace. Ascoltare Per Credere Il Lied Di "Hinterland" Con Lugubri Rintocchi Di Piano Sullo Sfondo O La Strumentale "Colossal Hours" Con Un Arrangiamento Thrilling Fondato Su Piano E Percussioni. E' Un'originale Commistione Di Elegia Rinascimentale E Film D'orrore Gotico Sudista E Teatro Espressionista Brecht E Faulkner.
E' Grazie Soprattutto A Dyed In The Wool Oltre Che Alle Esibizioni Come Spalla Nei Tour Dei Calexico Che Shannon Wright Si Impone All'attenzione Della Scena Folk-Rock Con La Sua Peculiare Formula Che Incrocia Rock Folk E Musica Da Camera. Un Talento Puro Che Si Rivela Sia Nei Testi Sia Nelle Musiche. "Ciò Che Ispira Le Mie Liriche - Spiega - Sono Le Parole Dette Dal Profondo Del Cuore. E Lo Stesso Vale Per La Parte Musicale. Amo Soprattutto La Musica Che Viene Dal Profondo Delle Viscere". E Sono Proprio Esibizioni "viscerali" Quelle Che Shannon Regala Al Pubblico Durante I Suoi Concerti In Cui Si Presenta Sola Sul Palco "Mi Sento Molto A Mio Agio A Suonare Da Sola Mi Fa Sentire Più Sincera. E Mi Piace Anche La Libertà Di Reinterpretare Le Canzoni A Modo Mio Improvvisando Sul Palco". Performance Molto Personali Che Il Pubblico Italiano Ha Potuto Apprezzare In Occasione Dell'ultima Tournée Dei Calexico Che Ha Visto Shannon Wright Ospite Speciale. Scritto Con La Percussionista Christina Files Dei Victory At Sea Over The Sun 2004 Sfoggia Già In Apertura Un Piccolo Capolavoro "With Closed Eyes" Un'intro Fiabesca Un Canto Metà Nico Metà Santone Vodoo Un Minuetto Pensoso Intonato Dai Fiati Un Impressionante Canto-Balbettio Dei Tuoni Di Batteria Una Chitarra Vibrante In Continuo Franamento Verso Gli Abissi Della Disperazione. Già Con "Portray" Si Capisce Come Lo Stile Chitarristico Della Wright Sia - A Tratti - Pura Amplificazione Dell'arpeggio Acustico Del Folk In Un Procedimento Che Era Già Stato Appannaggio Degli Slint. "Black Little Stray" È Una Piece Guidata Da Una Chitarra Malleabile Ora Allarmata Ora Sorniona Ora Romantica Ma Rabbuiata Ora Duettante Con Il Canto Della Wright. E' Una Linea Vocale Che Vira Con Disinvoltura Dal Thom Yorke Implorante Alle Regioni Gravi E Soffuse Ai Registri Da Chanteuse Fragile E Sensibile Come In "You'll Be The Death" Forte Di Un Riff-Arpeggio Che Scivola Via Snello Nella Sua Crudezza Impietosa Ma Indebolita Dalla Decorazione Di Archi Tenuti Sullo Sfondo. Più Ripetitivi Pezzi Come "If Only We Could" E "Birds" Mentre "Plea" Sfodera Una Linearità Spigolosa Quasi Post-Dark . In "Throw A Blanket Over The Sun" La Chitarra È Rimpiazzata Dal Piano Elettrico Mentre Una Batteria Geometrica Le Si Fa Sempre Più Compagna Di Viaggio E Nel Chorus Si Amplia A Sottolineare I Pianti Rutilanti Del Canto Della Wright.
La Sua Formazione Classica Si Pone In Più Marcata Evidenza Nella Successiva "Avalanche" In Cui La Songwriter Di Jacksonville Si Accomoda Nuovamente Al Piano - Stavolta Acustico - Per Scodellare Una Tetra Sonata Quasi A Metà Via Tra Schumann E I Joy Division È Un Madrigale Pieno Di Nebbiosa Inquietudine Accentuato Dalla Cadenza Centrale Che Ne Mette In Luce Le Non Indifferenti Capacità Strumentali E Che Pone In Essere Isterici Contrasti Di Luce-Buio Le Contrapposizioni Tra Note Alte E Gravi E Quelle Dinamiche Tra Piano E Fortissimo .
Pur Discontinuo E Ingenuo A Tratti Il Disco Conferma Un Talento Compositivo In Continuo Miglioramento. Nel 2005 Shannon Wright Ha Inciso Un Disco Insieme Al Compositore Di Colonne Sonore Yann Tiersen In Titolato Semplicemente Yann Tiersen & Shannon Wright. Tiersen È Il Fine Cesellatore Sonoro Di Pellicole Del Calibro Di "Goodbye Lenin" E "Amelie" Con Una Nobile Ascendenza Da Compositori Quali Philip Glass In Primis Ma Anche Michael Nyman Senza Contare L'ovvio Debito Formale Nei Confronti Di Eric Satie Difficilmente Si Poteva Immaginare Che I Suoi Tristi Quanto A Volte Epici Intrecci Pianistici Avrebbero Armonicamente Attecchito Sui Sussurri Intimisti Della Deliziosa Primula Di Jacksonville. Invece Felici Di Essere Contraddetti Ci Troviamo Al Cospetto Di Un Florilegio Di Delicate Composizioni Dai Profumi Autunnali Profonde E Variopinte Ma Talvolta Abbastanza Robuste Da Evitare Un'esperienza D'ascolto Da Ciclo Di Vita Decrescente. Chitarre E Batteria Vanno Infatti A Irrobustire Un Sound Che Abbandonato Alle Brezze Pianistiche Di Tiersen E Alla Sola Voce Della Wright Avrebbe Rischiato Alla Lunga Di Annoiare Niente Paura Ciò Non Accade E La Tensione Rimane Costante Fino All'ultimo Pezzo Tanto Da Garantire Attenzione E Coinvolgimento Emotivo. Shannon Wrigt Riesce A Far Prevalere La Sua Personalità All'interno Del Progetto Gli Equilibri Sono Precari Spesso Gli Elementi Si Rincorrono Altre Volte Si Scontrano Ed È Proprio Da Questa Tempesta Vorticosa Di Contrasti Umorali E Sonori Che Nasce Il Fascino Del Disco.
Wright E Tiersen Sembrano Non Viaggiare Sulla Stessa Lunghezza D'onda In Più Di Una Circostanza E Si Ascolti In Proposito "No Mercy For She" Dove Il Canto Sommesso E Sofferente Della Wright Viene Inondato Da Vortici Al Rumor Bianco D'intensità Crescente Che Ricordano Le Migliori Escursioni Dei Mogwai.
"Dragon Fly" È Una Canzone Da Isola Deserta Con La Cantautrice Assoluta Protagonista Di Una Recita Dannata E Lamentosa Che Scivola Su Uno Stuolo Di Linee Melodiche Che Si Contrappuntano All'infinito Lievemente. Echi Del Post-Rock Più Poetico Quello Dei Rachel's Per Intenderci Si Odono In "Something To Live For" E In "Dried Sea" Che Inizia Calma E Bisbigliante Per Poi Evolvere In Un Groviglio Emo-Mogwaiano Degno Delle Migliori Band Della Scena Indie-Rock Americana.
Se Il Disco Dimostra Appartenere Maggiormente Alla Wright Piuttosto Che A Tiersen Relegato A Comprimario Di Lusso Più Che Co-Protagonista Il Rapporto Sembra Allora Riequilibrarsi In "Way To Make You See" Dove È Proprio Il Compositore A Menare Le Danze Disegnando Una Linea Melodica Da Caffè Parigino Anni 50 Invogliando La Cantautrice A Un'interpretazione Da Chanteuse Degna Di Edith Piaf. "Callous Run" È Invece Un'acuta Battaglia Tra Voce Rabbiosa Chitarre Taglienti E La Sublime Melodia Inscenata Da Tiersen Quando Anche Il Frastuono È Sinonimo Di Deliquio Dei Sensi. In "Pale White" Si Ascolta Finalmente Una Corrispondenza Di Amorosi Sensi Un Limbo All'interno Del Disco Dove Il Contrasto Muta In Armonia E Unità D'intenti.
Lavoro Di Grande Passione E Di Coesione Che Fa Affidamento Su Equilibri Perennemente Affacciati Sul Precipizio Dell'instabilità Questo Wright-Tiersen Merita Mille Ascolti Così Da Apprezzare Le Sfumature L'estasi E La Violenza Il Non Suonato Che Trasuda Dalle Note La Consapevolezza Che La Pace Interiore Può Essere Scovata Anche Nella Tempesta Dei Sensi. Ed È Proprio Dalla Collaborazione Che Riparte La Wright Sfornando Let In The Light 2007 . Undici Pezzi Che Sanno Di Campagna Francese Riflessivi E Riflettenti Il Mood Del Momento Evidentemente O Meglio Ancora Caratterizzati Da Suoni Che Dell’indie-Rock Originario Non Serbano Che Un Lontano Ricordo. Così A Eccezione Delle Grintose “St. Pete” E “Don’t Doubt Me” L’intensità Maniacale Di Un Dyed In The Wool Scema In Soffici Effluvi Pianistici Dal Gusto Vagamente Retrò E Dall’umore Pacificato.
Si Potrebbe Parlare Di Crescite Prese Di Coscienza E Chissà Quant’altro Ma Cadere Nella Solita Retorica Da “disco Della Maturazione” Non Aiuta A Capire La Finezza Di Let In The Light Di Quell’intelligente Equilibrismo Che Gli Permette Di Lambire I Limiti Del Manierismo Senza Oltrepassarli.
“In The Morning” “Idle Hands” “Everybody’s Got Their Own Part To Play” Ribadiscono Il Concetto Facendosi Scudo Con Educate Malinconie Da Salotto. Tutto Già Previsto E Prevedibile Cosicché Verrebbe Voglia Di Stroncarlo Barbaramente Per Il Suo Scorrere Senza Sussulti Senza Svirgolature O Anche Solo Tentate Escursioni Di Registro. Ma Non Si Può Let In The Light Si Lascia Piacere Nonostante Uno Specchiarsi Onanistico A Tratti Svenevole Anche Perché Una “Louise” Non Tutti Sono In Grado Di Scriverla.

50 Tracce simili:

INIZIO SHANNON WRIGHT
POPOLARE BRANI MIX ALBUM
Video 1 : 50